Alessandro Barbero

Alessandro-Barbero-300x288il grande storico e scrittore ALESSANDRO BARBERO

Alessandro Barbero è autore di numerosi saggi divulgativi sul Medioevo e su temi riguardanti differenti periodi storici come le invasioni barbariche nell’Impero romano, la battaglia di Waterloo, e altri ancora. Oltre ai saggi è noto al pubblico per gli interventi televisivi nella trasmissione di divulgazione scientifica Superquark. Collabora inoltre attivamente con numerose riviste e quotidiani. Dal 1998, in qualità di professore associato di Storia Medievale, è in servizio presso la Facoltà di Lettere e Filosofia dell’Università degli Studi del Piemonte Orientale “Amedeo Avogadro” (Vercelli). Dal 2004 è Professore Ordinario, sempre della stessa materia e sempre nel medesimo ateneo.

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Conferenza: Carlo Magno e l’Età Carolingia

Venerdì 28 marzo 2013, alle ore 11.00, l’Istituto comprensivo di Castelnuovo Don Bosco, Cocconato e Montiglio M.to ha organizzato una conferenza con il Prof. Alessandro Barbero presso il salone comunale di Cocconato. Lo storico e saggista ha incontrato i ragazzi della secondaria di Cocconato e di Montiglio, proponendo un’appassionante conversazione didattica incentrata sulla figura di Carlo Magno e sull’Età Carolingia. L’iniziativa intende avvicinare i ragazzi ai grandi temi della cultura e della storia, alimentandone curiosità e interesse attraverso un approccio immediato e divulgativo. Ha presieduto la conferenza il Dirigente Scolastico, Prof. Franco Calcagno.

Qui di seguito le foto della giornata

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Sfogliando gli appunti di Serena, Alessia, Margherita e Sofia (classe prima, scuola Secondaria di Cocconato).

appuntiCarlo Magno era il re dei Franchi, un popolo così chiamato perché coraggioso e incline alla guerra. Egli comandava su tutti e ogni anno, nelle stagioni calde, combatteva almeno una guerra. Doveva fare buone e giuste leggi in modo da avere la protezione di Dio. Quando non andava a combattere, andava a caccia“.

Alla guerra dovevano partecipare tutti: i ricchi andavano a cavallo e avevano una bell’armatura; i poveri, senza armatura, a piedi. Non tutti potevano permettersi un cavallo, al tempo costava quanto oggi una Ferrari. Successivamente si decise di lasciare i poveri a casa perché erano troppo deboli”.

Quando un uomo commetteva un reato, la sentenza veniva stabilita prima di pranzo per non rischiare che, dopo pranzo, i giudici fossero ubriachi“.

C’erano poi gli ecclesiastici che sapevano scrivere e leggere. A quel tempo le messe venivano recitate in latino. Il clero lo sapeva leggere, scrivere e parlare“.

Dio era immaginato come una persona normale, cioè poteva arrabbiarsi e farla pagare“.

Alcuni libri dicono che Carlo Magno ha inventato la scuola, in realtà non è così! Egli l’ha resa obbligatoria in tutto l’impero. Grazie a lui, ogni città aveva una propria scuola, dove i bambini imparavano a leggere e a scrivere“.

A quell’epoca la Bibbia costava molto poiché era tutta scritta a mano. I fogli non erano di carta ma di pergamena, che si ricavava dalle pecore; la copertina dei libri era fatta con pelli di animali selvatici. In un anno si facevano due Bibbie“.

Le donne si dividevano in due gruppi: le donne ricche, che sapevano leggere e scrivere come ad esempio Duoda che scrisse un libro di consigli a suo figlio e le donne povere che, per vivere, dovevano faticare molto. Il loro unico ruolo era quello di partorire. Il parto era molto doloroso e, visto che non esistevano ancora le medicine e le ostetriche, molte volte le donne morivano. Anche i bambini spesso morivano durante il parto o non raggiungevano i sedici anni. Nei primi anni di vita stavano con la mamma che insegnava loro le preghiere, poi, intorno i 5-6 anni, stavano con il papà e imparavano a cavalcare“.

“Carlo Magno si era sposato con molte mogli ma solo una amò veramente, che però dovette lasciare per sposarsi con la figlia del re dei Longobardi per motivi politici. Carlo Magno ha avuto cinque mogli e venti figli. Egli voleva molto bene alle sue figlie e non voleva farle maritare. Esse potevano avere relazioni ma solo nel palazzo”.

“Negli ultimi anni della sua vita Carlo Magno si trasferì ad Aquisgrana dove c’erano le terme. I dottori gli consigliarono di non mangiare più carne di cinghiale (il suo piatto preferito) ma solo carne bollita ma lui non diede loro ascolto”.

“Carlo Magno era alto 1 metro e 92, gli piaceva essere circondato da persone, andare a caccia e il suo piatto preferito era il cinghiale allo spiedo.Teneva molto alla sua igiene personale. Spesso, in estate, si immergeva nell’acqua calda all’interno di tinozze.Morì all’età di settanta anni”.

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